giovedì 15 maggio 2014

32.

A volte mi faccio così schifo che non capisco come gli altri facciano a toccarmi. O a starmi vicino. O a guardarmi.
Fossi in loro mi starei lontana, per paura di contrarre qualche malattia.
Ci sono persone ''brutte'' ma che hanno comunque quel qualcosa che trasmette fascino.
Prendiamo come esempio Jack Black...non è di certo un belloccio, ma a me ha sempre affascinato...sarà per la sua energia, non so.
Oppure Sean Penn, che ha degli occhi incredibili. Poi  vabbè, il talento per la recitazione è una gran cosa di per sè.
Questo per fare esempi famosi, ma ne avrei tanti anche nella schiera dei miei conoscenti.
Ora, so che esiste a filosofia del ''Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace'' o qualcosa del genere, ma esiste anche l'oggettività.
A parte una persona che non conta, non c'è mai stato nessuno che abbia mai detto che io fossi una bella ragazza -o una ragazza passabile- intendendolo veramente.
E li capisco. L'unica cosa accettabile sono gli occhi, ma è quasi impossibile notarli sotto le sopracciglia da uomo che mi ritrovo. E sì, ho provato a toglierle e a farmele togliere ma la cosa non cambia.
Sono ricoperta da brufoli e altro, ho la pelle e i capelli grassi, un naso gigantesco e la bocca sottile, il tutto sparso a casaccio su una psuedofaccia a ''luna piena'', quindi appena ingrasso mi si ingrossa la faccia.
E questo parlando solo del viso.
Badate, non lo dico per vittimizzarmi o per farmi dire che non è così o quant'altro, perché io mi vedo, so come sono e so che un miscuglio di geni peggiore non poteva uscire dalle intimità di mia madre.

venerdì 2 maggio 2014

31.

Alla fine credo che siano esperienze, fare esperienze è una cosa positiva, a meno che ti distruggano.
Ho cominciato a pensarla così, nelle mie fasi up, cioè quando non mi piango addosso. Anche se a volte anche nelle fasi down, la penso così per le esperienze piacevoli.

Ritrovarsi seduta sul letto d'ospedale di un amico che dorme e fare i cruciverba con sua madre, non è piacevole.

Ritrovarsi alle tre di notte senza passaggio per poter tornare a casa e praticamente autoinvitarsi da un'amica a dormire senza riuscire ad avvisare i genitori e tornare il giorno dopo senza aver detto nulla, non è un'esperienza tanto piacevole...più che altro per la ramanzina che ne è conseguita.

Ritrovarsi a vomitare l'anima per tre giorni di fila, non ricordarsi nulla della serata e, come se non bastasse, perdere il telefono comprato un mese prima...neanche quello è tanto piacevole.

Ne avrei di cose poco piacevoli da raccontare, ma probabilmente è meglio di no. Ci sono cose che è meglio rimuovere dalla memoria.

Fare l'autostop alle 7 di mattina in un paesino che non è il tuo per evitare di essere linciata dalla propria madre, è un'esperienza interessante. Buffa. Da provare, direi.

Farsi un paio di canne in compagnia, con la sensazione di avere un infarto e tossire come se si dovesse vomitare un polmone, è un'esperienza abbastanza imbarazzante e divertente.

Bigiare a scuola con la propria combriccola e farne di cotte e di crude...quella sì, è una cosa piacevole.

Andare al luna park con due grandi amiche e passare un pomeriggio di divertimento e SOLO divertimento, è parecchio piacevole.

Innamorarsi di una lesbica e passare istanti indimenticabili, è molto molto piacevole. (Considerando solo quegli istanti, vista la situazione.)

Andare ad un concerto all'aperto su un prato, con il sacco a pelo, un'amica che ti è stata molto vicina e i suoi simpatici amici appena conosciuti, che si fanno venire la lingua blu grazie alla grappa al mirtillo, incontrare un ex compagno di classe e non essere sicura che sia lui, imitare il tastierista di un gruppo, mangiare panini alla salsiccia e patatine fritte, passeggiare sotto il cielo stellato raccontando cazzate sul chupacabra e casette nel bosco, è probabilmente una delle esperienze più piacevoli che abbia mai fatto. Soprattutto dopo aver passato mesi infernali.