Ormai, a questo punto, sono sicura di farlo.
Sapete la quiete prima della tempesta?
Adesso non ho neanche più paura, il dolore è temporaneo, o magari sarà nullo.
Leggo di gente che si lamenta dei suicidi.
Beh, io non voglio la vostra compassione, non voglio la compassione di nessuno.
Sì, sono una vigliacca, sì, sono una debole e lo ammetto.
Chi mi ha odiata, chi se l'è presa con me senza motivo, continui ad odiarmi e a dire perfidie.
Chi mi ha voluto bene, anche per poco, faccia un sorriso amaro, magari accompagnato da una lacrima.
Chi mi ha voluto bene sul serio, chi mi ha amato, in qualsiasi modo, pianga pure, pensi ai momenti che ha passato con me e poi si rialzi, continuando la propria vita.
Non voglio ipocrisie di alcun genere.
mercoledì 26 febbraio 2014
mercoledì 19 febbraio 2014
martedì 18 febbraio 2014
25.
Ci ho provato.
La gente non può dirmi ''prova ad uscire con altre persone'', perché io ci ho provato.
Cioè, a parte un tizio che frequenta la mia scuola di due anni fa e non avevo mai visto, che mi propose di uscire e che ho rifiutato, sono uscita con un ragazzo come amici.
Dalla prima volta che l'ho visto mi ha fatto una bella impressione, un ragazzo alla mano ma molto intelligente, purtroppo un po' lunatico.
Carino, almeno secondo i miei gusti, ma penso che sia un'attrazione più che altro mentale.
Il problema è che non ho mai smesso di pensare a lei, ogni situazione che vivo con una persona che mi potrebbe piacere la paragono.
Ho provato anche a ''divertirmi''-so che al giorno d'oggi: divertimento-->ubriacarsi, andare in discoteca, farsi tipi a caso-ma non fa proprio per me, anche perché non reggo l'alcool e se pomicio con qualcuno che non m'interessa mentalmente mi sento in colpa e piango.
E poi la musica da discoteca mi fa schifo. E la vodka mi fa schifo. E mi faccio schifo per tutto questo.
La gente non può dirmi ''prova ad uscire con altre persone'', perché io ci ho provato.
Cioè, a parte un tizio che frequenta la mia scuola di due anni fa e non avevo mai visto, che mi propose di uscire e che ho rifiutato, sono uscita con un ragazzo come amici.
Dalla prima volta che l'ho visto mi ha fatto una bella impressione, un ragazzo alla mano ma molto intelligente, purtroppo un po' lunatico.
Carino, almeno secondo i miei gusti, ma penso che sia un'attrazione più che altro mentale.
Il problema è che non ho mai smesso di pensare a lei, ogni situazione che vivo con una persona che mi potrebbe piacere la paragono.
Ho provato anche a ''divertirmi''-so che al giorno d'oggi: divertimento-->ubriacarsi, andare in discoteca, farsi tipi a caso-ma non fa proprio per me, anche perché non reggo l'alcool e se pomicio con qualcuno che non m'interessa mentalmente mi sento in colpa e piango.
E poi la musica da discoteca mi fa schifo. E la vodka mi fa schifo. E mi faccio schifo per tutto questo.
lunedì 17 febbraio 2014
24.
Tralasciando le mie teorie sul fatto che ognuno fa qualcosa solo per il proprio tornaconto, ho sempre pensato di essere una persona altruista.
Ma ascoltando varie persone con cui ho parlato, mi sono resa conto che sono solo stata una grande egoista.
Quasi ogni cosa che io abbia fatto ha avuto uno scopo, penso di essermi realmente interessata al benessere di ben poche persone.
Quando ieri una mia amica ha detto che farebbe qualsiasi cosa per me, che vorrebbe farmi felice.
Non so se a farla parlare sia stata la bottiglia di vino che si è scolata-io non ne ho bevuto neanche un goccio, basta alcool dopo aver passato tre giorni infernali rimettendo qualsiasi cosa ingoiassi-ma credo che un fondo di verità ci fosse.
A volte la gente mi parla dei propri problemi e io non voglio sentirli/leggerli, nonostante mi piaccia ascoltare, forse perché odio parlare di cose tristi o comunque preferisco parlarne come se fossero cose leggere.
E a volte dico che non voglio parlare dei miei problemi oppure mi trattengo, altrimenti parlerei solo io e non voglio sembrare narcisista.
E mi dimentico che tutti hanno dei problemi, più o meno grossi.
Non so perché sento il bisogno di condividere quasi tutto, di segreti che tengo solo per me ce ne saranno due o tre, con alcune persone ho condiviso i miei segreti più imbarazzanti.
Sono un'egoista, un'ipocrita, una bugiarda, un'idiota e un tappetino.
Ma ascoltando varie persone con cui ho parlato, mi sono resa conto che sono solo stata una grande egoista.
Quasi ogni cosa che io abbia fatto ha avuto uno scopo, penso di essermi realmente interessata al benessere di ben poche persone.
Quando ieri una mia amica ha detto che farebbe qualsiasi cosa per me, che vorrebbe farmi felice.
Non so se a farla parlare sia stata la bottiglia di vino che si è scolata-io non ne ho bevuto neanche un goccio, basta alcool dopo aver passato tre giorni infernali rimettendo qualsiasi cosa ingoiassi-ma credo che un fondo di verità ci fosse.
A volte la gente mi parla dei propri problemi e io non voglio sentirli/leggerli, nonostante mi piaccia ascoltare, forse perché odio parlare di cose tristi o comunque preferisco parlarne come se fossero cose leggere.
E a volte dico che non voglio parlare dei miei problemi oppure mi trattengo, altrimenti parlerei solo io e non voglio sembrare narcisista.
E mi dimentico che tutti hanno dei problemi, più o meno grossi.
Non so perché sento il bisogno di condividere quasi tutto, di segreti che tengo solo per me ce ne saranno due o tre, con alcune persone ho condiviso i miei segreti più imbarazzanti.
Sono un'egoista, un'ipocrita, una bugiarda, un'idiota e un tappetino.
sabato 15 febbraio 2014
23.
Sono tornata.
''Evviva'', diranno i miei due o tre lettori, sempre che siano rimasti quei due o tre.
Sono di nuovo in uno dei miei periodi vegetativi, in cui anche alzarmi per andare in bagno e mangiare è una fatica enorme.
5 mesi e tre giorni ai diciotto, devo iniziare a pianificare.
Come disse Aileen Wournos in Monster: ''Dio, devo spendere questi 5 dollari, ma quando sono spariti sparisco anch'io. Quindi se hai qualcosa di bello per me in questa vita ti consiglio di farmela vedere.''
5 dollari, 5 mesi, è lo stesso.
Sostanzialmente qualcosa di bello mi è stato fatto vedere, ma non è durato.
È come portare un malato terminale nel posto dei suoi sogni pochi mesi prima che muoia. È quello che mi ha fatto questo ipotetico Dio.
''Evviva'', diranno i miei due o tre lettori, sempre che siano rimasti quei due o tre.
Sono di nuovo in uno dei miei periodi vegetativi, in cui anche alzarmi per andare in bagno e mangiare è una fatica enorme.
5 mesi e tre giorni ai diciotto, devo iniziare a pianificare.
Come disse Aileen Wournos in Monster: ''Dio, devo spendere questi 5 dollari, ma quando sono spariti sparisco anch'io. Quindi se hai qualcosa di bello per me in questa vita ti consiglio di farmela vedere.''
5 dollari, 5 mesi, è lo stesso.
Sostanzialmente qualcosa di bello mi è stato fatto vedere, ma non è durato.
È come portare un malato terminale nel posto dei suoi sogni pochi mesi prima che muoia. È quello che mi ha fatto questo ipotetico Dio.
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