giovedì 9 aprile 2015

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Bisogna toccare il fondo per poter risalire. Quanto aveva ragione Tyler Durden.

A novembre o dicembre ho tentato di nuovo il suicidio, per così dire.
In realtà sapevo che non sarei morta ma avrei voluto almeno finire in ospedale e poi farmi mandare in qualche clinica dovrei avrei perso la cognizione di me stessa.
Non è successo.

Ho pensato che avrei riprovato presto in modi più efficaci.

Invece nei primi di gennaio ho avuto il piacere di conoscere un ragazzo.
Abbiamo parlato per circa un mese prima di uscire e a quel punto pensavo che me l'avesse chiesto per pena perché io ero stavo praticamente sempre in casa. Ma comunque me l'aveva chiesto lui ed era sicuramente un buon segno.

La cosa si è evoluta piuttosto bene e il 28 marzo ci siamo messi insieme ufficialmente.
Le mie paure, le mie paranoie sono sempre le stesse.
Ma stavolta so che lui ci crede e mi vuole veramente, mi fido di lui.
A volte faccio ancora paragoni con lei, ma mi rendo conto che è una cosa totalmente, completamente diversa.
Con lei era un dramma continuo, davo continuamente ma ricevevo ben poco, ogni mattina avevo paura che lei avesse smesso di volermi.
Invece con lui è un rapporto sano, c'è reciprocità in tutto.

Finalmente posso dirmi contenta.

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