giovedì 25 dicembre 2014

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Alla fine credo che dovrei imparare a fare le cose da sola.
E a stare da sola.
Perché non posso dipendere sempre dagli altri per uscire e fare qualsiasi cosa.
Se non avessi avuto un'amica sin da quando sono nata molto probabilmente per la maggior parte della mia infanzia sarei stata sola.
E se non fossi così accondiscendente lo sarei pure adesso.

La solitudine.

Una delle cose che mi fanno più paura al mondo.
Ma come si usa dire, bisogna affrontare le proprie paure.
Prima o poi mi abbandoneranno anche le poche persone che mi sono rimaste e dovrò imparare a uscire da sola e fare attività come andare alle mostre, al cinema e simili senza una fidata compare.

domenica 2 novembre 2014

38 aka dovreismettereconinumeritantolavoltadopononmiricordo

Spero che tu te ne penta per il resto della vita.
Spero che tu soffra come un cane, come hai fatto soffrire me.
Non me ne frega niente, non porgo l'altra guancia, l'ho sempre detto di essere una persona vendicativa.
E spero che tu legga questo e percepisca tutto l'odio che ho sviluppato nei tuoi confronti.
L'unica cosa che mi resta da fare è imparare a fregarmene.

lunedì 1 settembre 2014

37.

Non odio te. Odio me stessa, per il fatto di non riuscire ad odiarti.
Fammi cadere quanto vuoi, ricorderò solo il momento in cui mi hai teso la mano.
Fammi piangere quanto vuoi, ricorderò solo il momento in cui mi hai fatta ridere e gioire.

giovedì 21 agosto 2014

36.

Ho resistito circa tre mesi...o forse di meno, non ricordo.
Risentire la lametta appuntita sulla pelle è stato strano.
È stato come ascoltare una vecchia canzone, la canzone che mi piaceva tanto da bambina, con orecchie inevitabilmente nuove.
Anche se non è passato chissà quanto tempo.
Avevo promesso di fare la brava, ma non ne ho potuto fare a meno.
Mi spiace, ma se mi metto a rompere cose mia madre si sveglia.

Ormai questa cosa fa parte di me.
A volte me ne dimentico.
Ho ricominciato ad andare in giro in maniche corte e mi chiedo cosa pensino i negozianti, i controllori del treno, i passanti.
Dopo averli incrociati mi rendo conto che potrebbero aver visto e io, io me ne vado in giro come a vantarmene. Anche se ovviamente non è così.

Cavolo, i genitori delle mie amiche, i loro parenti.
Che diavolo pensano?
Sicuramente non pensano che siano graffi di gatto, altrimenti dovrei avere una specie di lince in casa.

mercoledì 2 luglio 2014

35.

Credo di avere una sorta di disturbo alimentare o, per meglio dire, una sorta di tic nervoso.
Come mangiarsi le unghie. Beh, faccio pure quello.
In ogni caso, il problema è che quando sono in casa devo sempre mangiare qualcosa. E non è semplicemente gola perché non m'ingozzo di merendine o cose del genere.
Mangio qualsiasi cosa e devo sempre averne sotto mano.
Per dire, oggi ho mangiato una brioche, dell'insalata di mare, due pacchetti di crackers, mezza confezione di quei mini salamini che adoro, una bistecca, due pesche, un pezzo di grana e qualcosa di dolce che non mi ricordo.
L'ordine è più o meno questo.
Posso tranquillamente mangiare, che so, il gelato e subito dopo un cubetto di formaggio o comunque qualcosa che sia l'opposto. Basta mangiare. Ho provato con le cicche ma non funziona, mi danno fastidio.

Credo che abbia a che fare con l'ansia. Come quelli che quando sono nervosi, da seduti muovono le gambe convulsamente. O che si mettono a giocherellare con qualsiasi cosa li capiti  tra le mani.
Ah, certo...faccio anche quelle cose.
Sono un tic vivente.

lunedì 30 giugno 2014

34.

La verità è che sono gelosa.
Gelosissima.
Tremendamente gelosa.
Fanculo.

venerdì 20 giugno 2014

33.

Vorrei mandarti a quel paese e, allo stesso tempo, dirti che ti amo.
Vorrei riempirti di pugni e, allo stesso tempo, abbracciarti...e baciarti.
Vorrei smettere di sentirti e di parlarti e, allo stesso tempo, vorrei continuare a parlare con te per tutto il giorno, per le più piccole idiozie.
Vorrei, per una volta, essere più importante di un film o una serie tv.
Vorrei, per una volta, essere importante. Esserlo davvero.
Vorrei davvero riuscire ad odiarti, a non volerti più vedere.

giovedì 12 giugno 2014

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Bello avere un cagnolino, vero?
Lo tieni per non sentirti sola, per avere compagnia.
È comodo, perché non devi dargli tutte le attenzioni che richiede un essere umano, puoi ignorarlo per giorni, per mesi, ma quando ritornerai da lui, ti farà le feste, sempre e comunque. Si adegua ai tuoi bisogni.
Ovviamente, ogni tanto gli devi far annusare la mano, gli devi dare qualche carezza, giusto per assicurarti che non scappi. Per far sì che lui continui a pensare che prima o poi gli ridarai da mangiare.
E ti piace questo giochetto, ti piace illuderlo, perché quando avrai bisogno di coccole, di qualcuno che ti dia calore, lui sarà lì. Sarà sempre lì per te.
E sei grata-oh, sei immensamente grata-che a volte gli esseri umani si comportino come cagnolini.

giovedì 15 maggio 2014

32.

A volte mi faccio così schifo che non capisco come gli altri facciano a toccarmi. O a starmi vicino. O a guardarmi.
Fossi in loro mi starei lontana, per paura di contrarre qualche malattia.
Ci sono persone ''brutte'' ma che hanno comunque quel qualcosa che trasmette fascino.
Prendiamo come esempio Jack Black...non è di certo un belloccio, ma a me ha sempre affascinato...sarà per la sua energia, non so.
Oppure Sean Penn, che ha degli occhi incredibili. Poi  vabbè, il talento per la recitazione è una gran cosa di per sè.
Questo per fare esempi famosi, ma ne avrei tanti anche nella schiera dei miei conoscenti.
Ora, so che esiste a filosofia del ''Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace'' o qualcosa del genere, ma esiste anche l'oggettività.
A parte una persona che non conta, non c'è mai stato nessuno che abbia mai detto che io fossi una bella ragazza -o una ragazza passabile- intendendolo veramente.
E li capisco. L'unica cosa accettabile sono gli occhi, ma è quasi impossibile notarli sotto le sopracciglia da uomo che mi ritrovo. E sì, ho provato a toglierle e a farmele togliere ma la cosa non cambia.
Sono ricoperta da brufoli e altro, ho la pelle e i capelli grassi, un naso gigantesco e la bocca sottile, il tutto sparso a casaccio su una psuedofaccia a ''luna piena'', quindi appena ingrasso mi si ingrossa la faccia.
E questo parlando solo del viso.
Badate, non lo dico per vittimizzarmi o per farmi dire che non è così o quant'altro, perché io mi vedo, so come sono e so che un miscuglio di geni peggiore non poteva uscire dalle intimità di mia madre.

venerdì 2 maggio 2014

31.

Alla fine credo che siano esperienze, fare esperienze è una cosa positiva, a meno che ti distruggano.
Ho cominciato a pensarla così, nelle mie fasi up, cioè quando non mi piango addosso. Anche se a volte anche nelle fasi down, la penso così per le esperienze piacevoli.

Ritrovarsi seduta sul letto d'ospedale di un amico che dorme e fare i cruciverba con sua madre, non è piacevole.

Ritrovarsi alle tre di notte senza passaggio per poter tornare a casa e praticamente autoinvitarsi da un'amica a dormire senza riuscire ad avvisare i genitori e tornare il giorno dopo senza aver detto nulla, non è un'esperienza tanto piacevole...più che altro per la ramanzina che ne è conseguita.

Ritrovarsi a vomitare l'anima per tre giorni di fila, non ricordarsi nulla della serata e, come se non bastasse, perdere il telefono comprato un mese prima...neanche quello è tanto piacevole.

Ne avrei di cose poco piacevoli da raccontare, ma probabilmente è meglio di no. Ci sono cose che è meglio rimuovere dalla memoria.

Fare l'autostop alle 7 di mattina in un paesino che non è il tuo per evitare di essere linciata dalla propria madre, è un'esperienza interessante. Buffa. Da provare, direi.

Farsi un paio di canne in compagnia, con la sensazione di avere un infarto e tossire come se si dovesse vomitare un polmone, è un'esperienza abbastanza imbarazzante e divertente.

Bigiare a scuola con la propria combriccola e farne di cotte e di crude...quella sì, è una cosa piacevole.

Andare al luna park con due grandi amiche e passare un pomeriggio di divertimento e SOLO divertimento, è parecchio piacevole.

Innamorarsi di una lesbica e passare istanti indimenticabili, è molto molto piacevole. (Considerando solo quegli istanti, vista la situazione.)

Andare ad un concerto all'aperto su un prato, con il sacco a pelo, un'amica che ti è stata molto vicina e i suoi simpatici amici appena conosciuti, che si fanno venire la lingua blu grazie alla grappa al mirtillo, incontrare un ex compagno di classe e non essere sicura che sia lui, imitare il tastierista di un gruppo, mangiare panini alla salsiccia e patatine fritte, passeggiare sotto il cielo stellato raccontando cazzate sul chupacabra e casette nel bosco, è probabilmente una delle esperienze più piacevoli che abbia mai fatto. Soprattutto dopo aver passato mesi infernali.


lunedì 14 aprile 2014

29.

Facendo l'idiota mi sono fatta male ad un braccio. Oltre il danno, la beffa.
''Combatti per ciò che ami.''
Me la sono cercata.
Mi fa male da morire il tendine e sta andando tutto male.
Ho sempre visto chiamare questo fenomeno ''effetto valanga'' ma stranamente non trovo più nulla al riguardo su internet. Qualsiasi cosa possa andare male, lo fa. Non era la legge di Murphy?
Sono giorni che internet va e viene dopo neanche un'ora, così ogni volta devo spegnere e riaccendere.
È successa una cosa che mi sembra palese, ma la so solo io e questo basta. Tanto sono sicura di ricordarmela.
Una delle mie migliori amiche non mi parla più, non so per quale motivo.
I miei pensano che sia un'alcolizzata e una drogata, se sapessero che fino a un anno fa andavo in giro a rubare sarei anche una criminale.
Questo computer del...cacchio, fulcro della mia vita da 3-4 anni, sta perdendo colpi sempre più velocemente. Ho provato a fare una videochiamata con un ''amico'' su Google Hangouts e si è spento 4 volte.
La ''signora anziana'' (non è il termine che uso di solito) che soggiorna in casa mia è insopportabile. Ed ha combinato qualcosa in bagno che vorrei non aver visto. Bleah.
Poi sicuramente c'è altro che non mi ricordo.
La maggior parte sono cazzate, ma sommate tra di loro mi mandano al manicomio...come se non mi ci dovessero già spedire.
In questo momento mi piacerebbe fare a botte con qualcuno, tipo Fight Club. Oh, non so neanch'io il perché. Forse per quella storia dell'adrenalina, il sentirsi vivi, ecc.

28.

Io non dico che l'amore faccia schifo. Anzi, ho ancora un'idea estremamente romantica dell'amore. La stessa che avevo anni fa.
Il fatto è che io sono sfigata. Me la vado a cercare, capite?
Mi attraggono le persone misteriose, strane, col mio stesso senso dell'umorismo e un po' simili a me. Il che sembra implicare qualche strano disturbo psicologico. 
Ecco, sì. Sono autolesionista fisicamente e psicologicamente.


-Oh, ma che bello questo carattere. Trebuchet si chiama. Ok.

domenica 30 marzo 2014

Ventiqualcosa.

Il fatto è che io non mi riconosco come ragazza o esponente del genere femminile. ''Non ne avevo mai parlato con una ragazza'', mi dissero.
Cosa, chi? Quale ragazza? Io sono Ste. Ste e basta. 
Non riesco a essere femminile neanche provandoci, non sono sensuale. La maggior parte delle volte mi comporto da maschiaccio.
Mi verrebbe da chiedere all'unica persona che abbia mai provato interesse per me se mi trovasse...sexy, se mi desiderasse anche in quel modo. Non so, come avrebbe fatto a desiderare questo? Sarebbe cadere proprio in basso, essere disperati.
E io mi guardo allo specchio, mi vedo come un essere asessuato, una faccia qualunque, lineamenti che potrebbero essere di qualsiasi genere. Poi, prima di lavarmi, mi vedo nuda. Il seno, la vagina. I fianchi, seppure appena accennati. Come? Queste cose fanno parte del mio corpo, appartengono a me? Perché è come se guardassi un corpo non mio.

P.s. Non so cosa mi sia successo con il colore di sfondo e di testo.

mercoledì 26 febbraio 2014

26.

Ormai, a questo punto, sono sicura di farlo.
Sapete la quiete prima della tempesta?

Adesso non ho neanche più paura, il dolore è temporaneo, o magari sarà nullo.
Leggo di gente che si lamenta dei suicidi.
Beh, io non voglio la vostra compassione, non voglio la compassione di nessuno.
Sì, sono una vigliacca, sì, sono una debole e lo ammetto.
Chi mi ha odiata, chi se l'è presa con me senza motivo, continui ad odiarmi e a dire perfidie.
Chi mi ha voluto bene, anche per poco, faccia un sorriso amaro, magari accompagnato da una lacrima.
Chi mi ha voluto bene sul serio, chi mi ha amato, in qualsiasi modo, pianga pure, pensi ai momenti che ha passato con me e poi si rialzi, continuando la propria vita.
Non voglio ipocrisie di alcun genere.

martedì 18 febbraio 2014

25.

Ci ho provato.
La gente non può dirmi ''prova ad uscire con altre persone'', perché io ci ho provato.
Cioè, a parte un tizio che frequenta la mia scuola di due anni fa e non avevo mai visto, che mi propose di uscire e che ho rifiutato, sono uscita con un ragazzo come amici.
Dalla prima volta che l'ho visto mi ha fatto una bella impressione, un ragazzo alla mano ma molto intelligente, purtroppo un po' lunatico.
Carino, almeno secondo i miei gusti, ma penso che sia un'attrazione più che altro mentale.
Il problema è che non ho mai smesso di pensare a lei, ogni situazione che vivo con una persona che mi potrebbe piacere la paragono.
Ho provato anche a ''divertirmi''-so che al giorno d'oggi: divertimento-->ubriacarsi, andare in discoteca, farsi tipi a caso-ma non fa proprio per me, anche perché non reggo l'alcool e se pomicio con qualcuno che non m'interessa mentalmente mi sento in colpa e piango.
E poi la musica da discoteca mi fa schifo. E la vodka mi fa schifo. E mi faccio schifo per tutto questo.

lunedì 17 febbraio 2014

24.

Tralasciando le mie teorie sul fatto che ognuno fa qualcosa solo per il proprio tornaconto, ho sempre pensato di essere una persona altruista.
Ma ascoltando varie persone con cui ho parlato, mi sono resa conto che sono solo stata una grande egoista.
Quasi ogni cosa che io abbia fatto ha avuto uno scopo, penso di essermi realmente interessata al benessere di ben poche persone.
Quando ieri una mia amica ha detto che farebbe qualsiasi cosa per me, che vorrebbe farmi felice.
Non so se a farla parlare sia stata la bottiglia di vino che si è scolata-io non ne ho bevuto neanche un goccio, basta alcool dopo aver passato tre giorni infernali rimettendo qualsiasi cosa ingoiassi-ma credo che un fondo di verità ci fosse.
A volte la gente mi parla dei propri problemi e io non voglio sentirli/leggerli, nonostante mi piaccia ascoltare, forse perché odio parlare di cose tristi o comunque preferisco parlarne come se fossero cose leggere.
E a volte dico che non voglio parlare dei miei problemi oppure mi trattengo, altrimenti parlerei solo io e non voglio sembrare narcisista.
E mi dimentico che tutti hanno dei problemi, più o meno grossi.

Non so perché sento il bisogno di condividere quasi tutto, di segreti che tengo solo per me ce ne saranno due o tre, con alcune persone ho condiviso i miei segreti più imbarazzanti.

Sono un'egoista, un'ipocrita, una bugiarda, un'idiota e un tappetino.

sabato 15 febbraio 2014

23.

Sono tornata.
''Evviva'', diranno i miei due o tre lettori, sempre che siano rimasti quei due o tre.

Sono di nuovo in uno dei miei periodi vegetativi, in cui anche alzarmi per andare in bagno e mangiare è una fatica enorme.
5 mesi e tre giorni ai diciotto, devo iniziare a pianificare.

Come disse Aileen Wournos in Monster: ''Dio, devo spendere questi 5 dollari, ma quando sono spariti sparisco anch'io. Quindi se hai qualcosa di bello per me in questa vita ti consiglio di farmela vedere.''

5 dollari, 5 mesi, è lo stesso.
Sostanzialmente qualcosa di bello mi è stato fatto vedere, ma non è durato.
È come portare un malato terminale nel posto dei suoi sogni pochi mesi prima che muoia. È quello che mi ha fatto questo ipotetico Dio.